Il pattinaggio di velocità nasce come disciplina sportiva in Olanda. Sono previste gare sia individuali che a squadre. Il pattinaggio su circuito lungo maschile fa parte del programma olimpico dal 1924, quello femminile dal 1960.
Le competizioni si distinguono in due categorie: gli sprint di 500 e 1000 m, maschili e femminili e i giri completi da 1500, 5000 o 10000 m per la categoria maschile; da 1500, 3000 e 5000 m per quella femminile. Da questa edizione si disputerà anche la gara di inseguimento a squadre. Due pattinatori partono insieme gareggiando contro il cronometro. Gli atleti arrivano a raggiungere la velocità di 60 km/h.
TECNICA
L'importanza della fase di spinta è molto forte e richiede grande potenza . La lunghezza del passo, la scivolata e la concentrazione sono elementi tecnici fondamentali. Negli sprint, l'atleta che parte dalla corsia interna (e taglierà il traguardo su quella esterna) è avvantaggiato.
Posizioni: i pattinatori si spingono prima su un pattino poi sull'altro. Nei rettilinei, con distanza superiore ai 3000 m, gli atleti portano un braccio dietro la schiena per essere maggiormente aerodinamici. Negli sprint fanno invece oscillare entrambe le braccia dall'inizio alla fine della gara.
I passi incrociati aiutano i pattinatori a controbilanciare la forza centrifuga e ad affrontare le curve più facilmente. Questa tecnica è molto difficile da apprendere |
|
