Fiume dell’Italia Centrale, il Liri sgorga a 1108 metri
d’altezza sul livello del mare, alle pendici di
Cappadocia, comune in provincia dell’Aquila.
Bagnato il comune di Castellafiume, a Capistrello il
Liri alimentava due centrali idroelettriche: una si
chiamava Karai, l’altra ‘Officina di Torlonia’. Della
prima, purtroppo, non si hanno notizie, della seconda,
invece, si sa che fu costruita negli ultimi decenni
dell’800, e che, alimentata anche dalle acque della
Conca del Fucino, giunte, dall’ormai prosciugato Lago
omonimo, che si estendeva per ben 165 Kmq, e di una
profondità massima di 22 metri, terzo lago italiano per
estensione dopo il Lago di Garda ed il Lago Maggiore,
dall’emissario di Torlonia: galleria sotterranea, lunga
pressappoco 5,5 Km, che sbocca all’altezza della
frazione capistrellana di Pescocanale, e compiuta nel
1876, in 22 anni di lavoro, permetteva la pesca di
trote, gamberi ed anguille.
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