La Fauna

 La vipera

 

Raggruppiamo sotto questo nome gli ofidi velenosi presenti sul nostro territorio: la vipera marasso (berus) e la vipera aspide (aspis).

Rare sono le vipere melaniche, della specie aspide o marasso, ma di colore completamente nero.

 

Diffuse sino a 2000 metri di quota, le due specie frequentano sia i pendii assolati (aspide) sia i luoghi più freschi o posti a nord (marasso), in genere sono in attività da metà marzo ai primi di ottobre, il resto dell’anno sono in letargo. 

Sono animali sedentari che abitano in uno spazio vitale di 90-800 metri quadrati, sono alquanto timide e paurose. 

Si cibano di topi, arvicole, toporagni, ecc. 

Non hanno molti nemici abituali, solo gli sbalzi termici provocano una dura selezione; in montagna la mortalità per sbalzi di temperatura tocca anche il 30-40 %.

 

Le due vipere presenti non sempre  si distinguono dalle bisce per colore, sfumatura, disegno o altro genere ornamentale: vi sono delle bisce con identica colorazione e ornamento. 

La pupilla nella vipera è verticale; nella biscia è rotonda. 

La lunghezza della vipera al massimo arriva ai 70-90 cm; nella biscia può superare i 220 cm. 

Le placche sul capo delle bisce sono molto evidenti e ben visibili; nella vipera sono piccole e di uguali dimensioni.

 Il metodo infallibile e immediato per distinguere la vipera dalla biscia consiste nel guardare la coda: la coda tronca e grossa della vipera si nota immediatamente, allo stesso tempo la coda lunga e sottile della biscia consente di individuare sicuramente il rettile.

Per i più esigenti, il metodo veloce per classificare le due vipere è questo: l’aspide ha l’apice del muso leggermente ricurvo verso l’alto, nel marasso invece l’apice del muso è piatto. 

 

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Vipera Aspis   

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