La montagna è un ambiente naturale, che ha ben poco a che fare
con la città e quindi richiede un abbigliamento specifico e del
materiale studiato appositamente.
Nessuno di noi penserebbe di andare per sentieri con le ciabattine
da bagno (almeno spero...), ma probabilmente un'attrezzatura da
scalata dell'Everest non solo sarebbe eccessiva, ma addirittura
scomoda e dannosa per gli scopi di un escursionista.
Ci vuole quindi equilibrio nelle proprie scelte, equilibrio che
si ottiene fondamentalmente con la propria esperienza personale:
solo provando e riprovando possiamo capire se gli scarponi
migliori sono pesanti o leggeri, se ho bisogno di uno, due o tre
pile da portare con me, se le bacchette mi sono d'aiuto o solo
d'intralcio. Ma lo scopo deve essere chiaro a tutti: sicurezza
e comfort.
Quello che posso fare è di raccontarti la mia esperienza, con
la speranza che queste informazioni possano aiutarti nel cercare
il tuo equilibrio nella scelta del materiale e dell'abbigliamento,
che vi accompagnerà nelle tue escursioni.
Abbigliamento per un'escursione:
- giacca impermeabile, magari anti-vento. Leggera, una volta
piegata occupa poco spazio nello zaino. Non consiglio la
mantella, che, non traspirando, spesso si trasforma in una
sauna e che in caso di vento diventa ingovernabile
- un pile pesante e uno di medio spessore: la vecchia regola
del vestirsi a cipolla, cioè a strati sovrapposti, rimane
secondo me validissima
- due magliette sottili, di cui una a maniche lunghe, da
tenere a contatto di pelle. Io uso quelle in materiale
sintetico e evito quelle in cotone, che si impregnano di
sudore, raffreddano, sono pesanti e ci mettono una vita ad
asciugare. Leggi
qui una descrizione più dettagliata sull'intimo.
- pantaloni lunghi se si pensa di andare per boschi (occhio ai
graffi nelle gambe) o se si soffre il freddo, ma lasciate
perdere jeans e braghe di velluto: sono pesanti, se si bagnano
si inzuppano come spugne e non aiutano il movimento. D'estate
normalmente uso pantaloni corti, ma è comunque bene avere un
paio di pantaloni lunghi con sè in caso di cambio repentino
del tempo.
- calze da trekking. Anche in questo caso evito i vecchi
calzerotti di lana, che sono pesantissimi e fanno sudare il
piede. I nuovi materiali sintetici assolvono egregiamente al
compito
- scarponi. Su questo argomento si sono scritti degli interi
volumi, ma io preferisco utilizzare scarponi alti, che
proteggono la caviglia, con una suola in Vibram un po' rigida
e possibilmente con la fodera in goretex o materiali similari,
che aiutano (aiutano, non risolvono completamente) il problema
dell'infradiciamento dei piedi. La rigidità dello scarpone
aiuta a proteggere la pianta del piede dalle sollecitazioni,
ma ha lo svantaggio di essere più pesante (sensazione di
palla al piede). Nelle camminate più tranquille utilizzo
invece un paio di scarponcini bassi. Se sei in fase di
acquisto di un paio nuovo di scarponi, ho
raccolto qualche consiglio
- cappello da sole con la visiera (aiuta a proteggersi il viso
in caso di pioggia) e berretto caldo
- guanti di pile e di lana cotta, questi ultimi se si ha
intenzione di vivere la montagna anche d'inverno... cosa
semplicemente fantastica
- nelle uscite di più giorni sono necessari i ricambi e un
asciugamano (ne esistono in commercio di piccoli e leggeri in
materiale sintetico). Ho sentito di gente che gira con
l'accappatoio nello zaino: personalmente sconsiglio vivamente
questa scelta
Materiale per un'escursione:
- zaino
di circa 30 litri per le uscite giornaliere, fino a 50-60
litri per i trekking di più giorni, ma se vuoi essere
sicuro di limitare il tuo carico non andare oltre i 45 litri.
L'importante è che sia comodo, con buoni spallacci, che non
uccida la schiena e che abbia la cintura per caricare i
fianchi.
- il coprizaino, nel caso non utilizziate la mantella
- i
bastoncini telescopici (o bacchette) possono aiutare, in
quanto scaricano una parte del peso dalle spalle alle
bacchette. E' stato valutato che è come avere uno zaino
pesante il 30% in meno, che non è poco. Ma occorre fare un
po' di esperienza, dato che la camminata di un quadrupede (con
le due gambe naturali e i due bastoncini) è ovviamente
diversa da quella di un bipede.
- occhiali e crema da sole, più uno stick per le labbra: più
si sale di quota più i raggi UV si fanno micidiali
- una borraccia da un litro: non dimenticatevi che restare
senz'acqua è la più grossa tortura che vi possa capitare sia
in montagna, che in qualunque altro posto del pianeta. Utili i
sali integratori, che aiutano a prevenire la perdita causata
dalla sudorazione
- cibo: senza carburante non si procede. Ognuno ha i suoi
gusti e preferenze e la scelta se portare panini e cioccolate
o barrette energetiche dipende solo dal voi. L'importante è
essere autosufficienti
- un coltello milleusi può sempre servire
- kit di pronto soccorso con i farmaci personali. Come
accompagnatore porto sempre con me un kit generico con bende,
disinfettante, cerotti, analgesici, ma nessuno come te può
sapere delle tue necessità in campo medico. Se soffri di
patologie particolari (problemi cardiaci, diabete, allergie)
ti consiglio di avvisare sempre l'accompagnatore, in modo da
prevenire eventuali problemi.
- cerotti per salvaguardare le parti delicate dei piedi
(ottimi quelli in carta) o per proteggere le eventuali
vesciche (i Compeed sono fantastici)
- carta topografica, bussola, altimetro e binocolo completano
la dotazione, ma se vai in giro con un accompagnatore non sono
indispensabili
- il sacco lenzuolo per dormire nei rifugi è indispensabile.
Una torcia è sicuramente utile, dato che alle 22 normalmente
vengono spente le luci. Anche i tappi per le orecchie possono
aiutarti a prendere sonno dormendo nei rifugi, in quanto
spesso si è in camerate da 8 e più posti letto.
- la macchina fotografica vi aiuterà non solo a conservare i
ricordi della vostra gita, ma per esperienza aumenta anche il
livello di attenzione e di interesse nei confronti
dell'ambiente. Mi raccomando: non portate con voi treppiede,
flash e dotazione completa di obiettivi intercambiabili, molto
meglio qualcosa di leggero e maneggevole.
Nota bene: più lo zaino è leggero, più l'escursione ti
piacerà... è automatico!!!! Nella mia esperienza evito di
partire con più di 5Kg sulle spalle per le uscite giornaliere e
con più di 12Kg nei casi di trekking di più giorni.
Un trucchetto: mettete gli oggetti delicati (binocolo,
cellulare, portafoglio) e gli indumenti all'interno di sacchetti
di plastica. In caso di acquazzone salverai così capre e cavoli.
La lista è lunga, ma sempre grazie all'esperienza potete
risparmiare qualche chilo sulle spalle e l'emorragia di svariati
euro dal portafoglio. Se poi vuoi qualche consiglio, non hai che
da contattarmi.
Se sei all'inizio della tua carriera escursionistica e stai
pensando di acquistare l'attrezzatura, comincia dal basso!!
L'accoppiata scarponi+calze sono la cosa più importante e sulla
quale puntare la maggior attenzione senza badare troppo al
risparmio. Questo perchè in una normale escursione si fanno
qualcosa come 15,000 passi e se i piedi ti fanno male, diventano
15,000 torture una in fila all'altra.
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