Inizialmente gli sci venivano utilizzati come
mezzo di trasporto nei paesi nordici, ma è sulle Alpi che trova
la sua definizione precisa la disciplina sportiva che ne deriva
verso la fine del XIX secolo. Lo sci alpino viene introdotto ai
Giochi Olimpici nel 1936 con l'assegnazione del titolo della
Combinata sia maschile che femminile.
SPECIALITA' TECNICHE
Slalom Speciale: la gara si disputa su due manches. I paletti
vengono posti in maniera tale da tracciare un percorso stretto.
Gli atleti affrontano cambi di direzione rapidi per rimanere in
pista; devono passare attraverso tutte le porte rispettando
l'alternanza dei colori rosso e blu. Un tracciato prevede tra le
56-70 porte per gli uomini e le 46-58 per le donne.
Slalom Gigante: la gara si disputa su due manches. Il numero delle
porte è inferiore rispetto a quelle dello slalom speciale;
inoltre queste sono poste ad una distanza maggiore. Gli atleti
affrontano curve più lunghe, mettendo alla prova le proprie
capacità tecniche, in modo particolare la capacità di impostare
la giusta traiettoria mantenendo l'aderenza degli sci alla neve.
SPECIALITA' VELOCI
Discesa libera: rappresenta la regina delle specialità dello sci
alpino. Si svolge su di un'unica manche. La gara si disputa su di
un pendio ripido, con un tracciato lungo e veloce con curve
decise. Nei giorni precedenti alla gara gli atleti partecipano a 3
sessioni di prove per studiare il tracciato. Si raggiungono
velocità prossime ai 120 km/h. Il dislivello è compreso tra gli
800 e i 1100 m per gli uomini e tra i 500 e gli 800 m per le
donne.
SuperG: è l'ultima nata delle discipline ed unisce le velocità
raggiunte nella discesa libera con la tecnica usata nel gigante.
Le gare si svolgono sui tracciati della discesa libera, ma con una
lunghezza inferiore.
Combinata: l'atleta combina i risultati ottenuti in due diverse
specialità, discesa libera e slalom speciale. |
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