La Fauna |
L'aquila |
Vive in ambienti montani e caccia in zone aperte, preferibilmente in praterie d’alta quota.
Lunghezza 80/100 cm, apertura alare 200-220 cm, peso 3500-6600 grammi. Vive 50 anni. In volo è inconfondibile: le grandi dimensioni, le ali ferme e scivolanti, solo di tanto in tanto mosse da solenni battiti, le remiganti aperte e rivolte all’insù e la grande coda quadrata, permettono di identificare questo superbo volatore senza esitazioni. È ricoperta di un piumaggio piuttosto uniforme, di colore scuro ed illuminato sul capo da riflessi giallo oro.
Costruisce generalmente il nido su rupi inaccessibili; su un letto di sterpi grossolanamente intrecciati depone in genere 2 uova bianche e marrone, covate dalla sola femmina. Entrambi i genitori provvedono invece all’allevamento della prole che richiede un periodo di tempo di circa 11 settimane. I piccoli nascono tra aprile e maggio ad alcuni giorni uno dall’altro, e il più vecchio uccide quasi sempre l’altro. In luglio-agosto il giovane lascia il nido, ma vive ancora tre o quattro mesi con i genitori prima di imparare a cacciare e a diventare indipendente.
Mammiferi (lepri, scoiattoli, donnole, ma anche volpi o piccoli di camoscio e capriolo) e, in misura minore, uccelli (galliformi, corvidi e altri rapaci). In inverno si ciba comunemente di carogne. In un anno per alimentarsi può uccidere: 6 esemplari tra volpi, agnelli o capretti, 10 lepri, 20 uccelli, 20 mustelidi, 30 marmotte e 300 roditori, in tutto circa 400 animali per un peso di due quintali.
L'aquila reale è il più grande dei rapaci diurni e resta fedele al proprio partner per molti anni. A volte i due collaborano nella caccia. Mentre uno vola basso per spaventare la preda, l’altro rimane più in alto pronto alla cattura. È uno dei rapaci più maestosi, volteggia nel cielo fino ad altezze vertiginose, sfruttando le correnti ascensionali e scrutando il suolo con la sua potentissima vista. Come tutti gli altri rapaci, infatti, possiede occhi che le consentono un’acutezza visiva almeno otto volte superiore a quella dell’uomo. Caccia su un territorio vastissimo, tra i 100 ed i 300 chilometri quadrati, con decise picchiate sulle prede.
È raramente presente sul nostro territorio, il suo volo lento e solenne, consente anche al meno esperto di riconoscere questo grande rapace. |
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